Anime di vetro è un romanzo giallo di Maurizio de Giovanni pubblicato nel mese di Giugno 2015. In assoluto è l'ottavo romanzo con protagonista il commissario Ricciardi.
Anime di vetro è caratterizzato da una importante novità: il Fatto, quel particolarissimo fenomeno che affligge il Commissario Ricciardi e che lo costringe ad ascoltare l'ultimo pensiero delle persone vittime di morte violenta, questa volta non interviene nel caso. Il nostro investigatore, si trova pertanto ad indagare in modalità "tradizionale".
Anime di vetro presenta poi un'ulteriore svolta nella situazione sentimentale del protagonista; fa il suo ingresso una nuova protagonista, la contessa Bianca, ingresso questo che va ulteriormente a complicare il rapporto del nostro Ricciardi con l'altro sesso. Si può facilmente ipotizzare che di questa nuova presenza non saranno particolarmente felici le nostre Erminia e Livia, da tempo tenute in stand-by dal nostro bel commissario.
Anime di vetro è il primo romanzo della Trilogia della canzone. Il brano che caratterizza la storia è Palomma e notte.
Come in Vipera, la storia, ambientata nel Settembre del 1932, si svolgerà sotto la cappa delle violenze e degli arbitri del regime fasciata.
E' il primo romanzo in cui il Commissario Ricciardi non viene assistito da Tata Rosa, scomparsa al termine della storia raccontata nel romanzo In fondo al tuo cuore.
I consueti...:
Il commissario Luigi Alfredo Ricciardi
Il brigadiere Raffaele Maione
Il vicequestore Angelo Garzo
Il
dottor Bruno Modo
Nelide
Bambinella
Enrica Colombo
Livia Lucani
Lucia Maione
Falco
Il maggiore Manfred Kaspar von Brauchitsch
Don Pierino
E ancora:
Bianca Borgati dei marchesi di Zisa, contessa Palmieri di Roccaspina
Romualdo Palmieri, Conte di Roccaspina
Avvocato Attilio Moscato
Avvocato Ludovico Piro
Costanza Piro
Carlotta Piro
Carlo Maria Fossati Berti,duca di Marangolo
L'autista, Salvatore Laprece
Il commissario Paolo De Blasio
E, sopra di tutti:
Il Fatto
Settembre 1932: Ricciardi è distrutto per la perdita della sua amata Tata Rosa; è la donna che lo ha cresciuto, è la donna che lo ha curato sino oltre i trent'anni. Il lavoro attraversa un periodo di calma piatta; non ci sono casi da risolvere. Ricciardi riceve la visita di una signora dell'alta società, Bianca Borgati dei marchesi di Zisa, contessa Palmieri di Roccaspina. La signora, che aveva conosciuto Ricciardi due anni prima nel corso di un'altra indagine, si rivolge a lui per chiedergli di indagare sulla morte dell'Avvocato Ludovico Piro, avvenuta quattro mesi prima. Del suo omicidio si è subito accusato il marito, il Conte Romualdo e la polizia è stata ben contenta di chiudere la pratica avendo trovato un reo confesso. Bianca, al contrario, è sicurissima della innocenza del marito.
Ricciardi, con l'aiuto del fido Brigadiere Maione, si interessa con decisione al caso; le indagini non sono semplici perché si tratta di operare senza far trapelare nulla nelle strutture della Questura: il vice-questore Garzo, un carrierista spinto, non avrebbe apprezzato molto la riapertura di un caso ormai chiuso.
Ulteriori difficoltà discendono dal fatto che la famiglia dell'ucciso guarda con sospetto e timore a questa iniziativa di Ricciardi e, ancora, dal fatto che il Conte Romualdo continua a proclamarsi colpevole, pur chiedendo al suo avvocato di fare in maniera tale da ridurre al minimo la sua condanna.
Ricciardi arriverà a comprendere come si sono svolti realmente i fatti.
La conclusione del romanzo, ricorda un po' quanto accaduto in Vipera: in quel caso il dottor Modo stava per essere spedito al confino dai fascisti. In Anime di vetro, è lo stesso Ricciardi a correre un rischio simile.