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In fondo al tuo cuore

Inferno per il Commissario Ricciardi




In fondo al tuo cuore, inferno per il Commissario Ricciardi (2014) è un romanzo di Maurizio de Giovanni; si tratta del terzo volume del cosiddetto Ciclo delle Festività.
Il protagonista della storia, il commissario Ricciardi, proverà a risolvere, nel clima torrido del Luglio del 1932, un caso particolarmente intrigato.
In questo romanzo si verificano due eventi importantissimi: la Tata Rosa, purtroppo, dopo una lunga agonia muore; la sostituirà, nel "badare" al commissario, la nipote Nelide, una solida ragazzotta cilentana, dalle pochissime parole (peraltro, si esprime quasi esclusivamente citando proverbi), ma affidabile come la vecchia zia. Il secondo evento è quello della comparsa di un nuovo protagonista: il maggiore Manfred Kaspar von Brauchitsch. Si tratta di un militare tedesco, affascinato dalle idee del partito nazionalsocialista che sta per conquistare il potere in Germania, in vacanza ad Ischia, dove incontra la nostra Enrica e se ne innamora.
In questo romanzo, per la prima volta, accompagna lo sviluppo della storia, quasi come una colonna sonora..., una grande canzone del patrimonio classico della musica napoletana, Passione.

In fondo al tuo cuore: I personaggi



La copertina di In fondo al tuo cuore Ecco la copertina de In fondo al tuo cuore, nell'edizione originaria della Fandango

I consueti...:
Il commissario Luigi Alfredo Ricciardi
Il brigadiere Raffaele Maione
Il vicequestore Angelo Garzo
Il dottor Bruno Modo
Tata Rosa
Nelide
Bambinella
Enrica Colombo
Giulio Colombo
Livia Lucani
Lucia Maione
Falco
Il maggiore Manfred Kaspar von Brauchitsch

E ancora:
Prof.Tullio Iovine del Castello
Maria Carmela Iovine del Castello
Il figlio, Federico
Dott. Renato Rispoli
Teresa Luongo, detta Sisinella
Salvatore Cortese detto Tore 'o pianino

Nicola Coviello
Sergio, l'apprendista
Francesco Ruspo di Roccasole
Guido Ruspo di Roccasole
Giuseppe Graziani detto Peppino il Lupo
Avv. Pianese




E, sopra di tutti:
Il Fatto



In fondo al tuo cuore: la trama



Ancora un romanzo ambientato in una caldissima estate napoletana. Siamo nel mese di Luglio del 1932, nei giorni che precedono la festa della Madonna del Carmine. Un notissimo medico napoletano, il Prof. Tullio Iovine del Castello, titolare della cattedra di ginecologia, viene ritrovato morto nel cortile del Policlinico. Risulta evidente che il professore è morto sfracellandosi al suolo a causa di una caduta dalla finestra del suo studio.
Il commissario Ricciardi inizia le indagini coadiuvato dal fido brigadiere Maione. Anche in questa occasione Il Fatto gli segnala l'ultimo pensiero del morituro: "Sisinella e l'amore, l'amore e Sisinella, Sisinella e l'amore, l'amore e Sisinella". I due poliziotti lavorano al caso entrambi con la mente distratta da problemi personali: Ricciardi perché distrutto dalla gravissima e irreversibile malattia che ha colpito la sua Tata Rosa, Maione perché convinto di essere tradito dalla moglie. Le indagini stabiliscono immediatamente che la morte del professore è avvenuta per omicidio. Non ci vuole molto poi a scoprire che più di una persona poteva avere delle buone ragioni per porre fine alla vita del clinico: il guappo Giuseppe Graziani, detto Peppino il Lupo, che addebita la morte della moglie, avvenuta durante il parto di una bambina, al comportamento colpevole del professore; il giovane Salvatore Cortese, detto Tore 'o pianino, fidanzato della bella Sisinella, amante del professore, che avrebbe potuto compiere il gesto per gelosia, e il giovane e ben piantato Guido, figlio del dott. Francesco Ruspo di Roccasole, un uomo quest'ultimo che ha avuto la vita sconvolta dal comportamento scorretto e senza scrupoli del professore.
Le indagini saranno rese ancora più complesse dall'improvviso suicidio del testimone fondamentale, il bravo artigiano Coviello. Anche di quest'uomo Il Fatto registra l'ultimo pensiero: "In fondo al tuo cuore".
Ricciardi arriverà alla soluzione del caso, soluzione non semplice, grazie al suo grande intuito ed all'attenzione ai particolari.




In fondo al tuo cuore: qualche pillola



Il papà di Ricciardi non ce ne voglia: probabilmente, la classificazione degli omicidi, secondo la teoria del nostro commissario, tra quelli ideati per amore e quelli per fame, in questo caso salta...

La descrizione della famiglia di Tata Rosa: "L'anziana governante di Ricciardi aveva undici tra fratelli e sorelle, e oltre settanta nipoti. E sebbene ogni fratello avesse battezzato una figlia Rosa, in omaggio a lei che non aveva procreato e che da sempre li aiutava inviando piccole somme, autorizzata dal signorino tramite un disinteressato sorriso, quando era venuto il momento la scelta era caduta su Nelide, la terzogenita del settimo fratello."

La definizione di "refola": "Non refolo, che è una bava di aria insulsa, un soffio che può persistere nel tempo, senza regalare se non una breve sensazione, a stento registrata dalla mente che la riceve tratte la pelle. Nulla di tutto questo. La refola è qualcosa di magico, un breve respiro fatato che scompare prima ancora di dare coscienza di sé. Una sottile consapevolezza, forse l'eco di un ricordo o la premonizione di un futuro rimpianto. Si presenta come un sospiro fresco. Porta sollievo, racconta di territori ariosi e di cime innevate, di mandorli in fiore e di spuma sugli scogli. Ma è solo un'illusione."

L'opinione di Ricciardi e Maione sul vicequestore Garzo: "un ottuso burocrate arrivista, incapace della minima intuizione ma abile nella diplomazia, debole con i forti e forte con i deboli, terrorizzato di essere messo in cattiva luce coi superiori."

Il cinismo del figlio, di appena otto anni, della vittima: " Buongiorno signori. Lo sapete che il mio papà è morto? Per andare in vacanza dovremo prendere un autista."

Il povero avvocato Pianese, ritenuto erroneamente da Maione l'amante della moglie, invitato con le ... buone maniere (viene sollevato di peso da terra e sbattuto contro un muro) a lasciar perdere la signora, non capendo di cosa lo si accusi, ma interessato a salvare la pelle: "Pur di uscire da quella situazione, Pianese avrebbe ammesso pure di essere l'etoile del corpo di ballo del San Carlo, corredando l'ammissione con qualche passo esemplificativo sul selciato sconnesso del vicolo."

 

Un'acuta osservazione di Ricciardi: "A che serve una condanna a morte, se nessuno viene a sapere che é stata eseguita?".


Nel romanzo, si fa riferimento alle elezioni politiche in Germania del 1932; riportiamo quanto ci ricorda sull'argomento Wikipedia: "Alle elezioni per il Reichstag tenute nel luglio 1932 lo NSDAP ottenne un ulteriore successo, ottenendo il 37,4% dei voti e divenendo così il partito più importante della Germania. I 230 seggi conquistati non permisero però allo NSDAP di raggiungere la maggioranza assoluta all'interno del Reichstag composto da 608 seggi.".



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