|
Jeppson |
Savoldi |
Maradona |
Higuain |
Valore di acquisto |
105 Ml |
1500 Ml |
13500 Ml |
33,000 M€ |
Attualizzazione in euro |
1,785 M€ |
7,931 M€ |
18,771 M€ |
33,000 M€ |
Data di nascita |
10-05-1925 |
21-01-1947 |
30-10-1960 |
10-12-1987 |
Luogo |
Kungsbacka |
Gorlago (Bg) |
Lanus |
Brest (Fra) |
Nazionalità |
Svezia |
Italia |
Argentina |
Argentina |
Altezza |
1,80 |
1,75 |
1,65 |
1,84 |
Peso |
71 |
75 |
67 |
82 |
Primo anno Napoli |
1952-53 |
1975-76 |
1984-85 |
2013-14 |
Età |
28 |
28 |
24 |
26 |
Ultimo anno Napoli |
1955-56 |
1978-79 |
1990-91 |
|
Totale anni |
4 |
4 |
7 |
|
Partite |
112 |
118 |
188 |
|
Gol |
52 |
55 |
81 |
|
Media |
0,46 |
0,47 |
0,43 |
|
Valore di un gol |
34.326 € |
144.200 € |
231.740 € |
|
Trofei nazionali col Napoli |
|
1 |
3 |
|
Trofei internazionali col Napoli |
|
|
1 |
|
Secondo sport preferito |
tennis |
basket |
golf |
tuffi (a Capri) |
Nato a Kungsbacka (Svezia) il 10 maggio 1925 e deceduto a Roma il 21 febbraio 2013. Altezza m. 1,80. Peso forma 1,71 Kg.
Debutta in Italia il 28 ottobre 1951, in Atalanta-Como 1-0 (gara in cui realizza il suo primo gol), segnando poi tra l'altro proprio contro il Napoli il 27 gennaio 1952 in Atalanta-Napoli 2-4. Rappresenta una delle più grandi plusvalenze della squadra orobica che lo aveva acquistato per 33 milioni.
Passa infatti al Napoli che, nel tentativo di allestire una squadra da scudetto e di consolidare il consenso elettorale per Achille Lauro (proprietario della squadra nonchè sindaco della città), lo acquista per l'ingente cifra di centocinque milioni di lire: a causa di questa somma pagata dal Napoli nel 1952, i tifosi lo ribattezzarono 'o Banco 'e Napule, quasi a sottolineare che da solo valeva quanto l'intero capitale dell'istituto di credito cittadino.
A tal proposito è nota l'esclamazione «Gesù, è caduto il Banco di Napoli» di un tifoso partenopeo allorché, all'esordio in maglia azzurra, Jeppson ruzzola a terra per il brutale intervento di un avversario.
A Napoli, dove diventa subito un idolo, Jeppson resta fino al 1956 collezionando in 112 presenze 52 reti che lo piazzano attualmente al decimo posto dei cannonieri della squadra in Serie A; qui emerse la sua capacità nel siglare gol ritenuti difficili e, allo stesso tempo, fallire le occasioni considerate più semplici davanti al portiere. La sua seconda passione era la racchetta. E' proprio al Tennis club Napoli che incontra la sua futura moglie che lo seguirà poi nel suo ultimo anno a Torino dove si trasferirà dopo l'ennesima diatriba col presidente: Jeppson voleva una grande per vincere qualcosa, le richieste erano Inter, Roma o Juve.
Le offerte non mancavano e Lauro le valutava finché Jeppson non si schiantò con la sua Alfa 1900 in un incidente gravissimo che uccise il suo autista e ne compromise la valutazione. Il Comandante, su tutte le furie, si accordò col Torino per una cifra irrisoria ma per avere una soddisfazione morale sullo svedese.
Jeppson non lascerà mai l'Italia, per amore e per lavoro.
Nato a Gorlago (Bergamo) il 21 gennaio 1947. Altezza m. 1,75. Peso forma 75 Kg.
Esordisce in Serie A nel 1965 con la maglia dell'Atalanta. Dal 1968 al 1975 ha militato nel Bologna, vincendo nel 1972-1973 la classifica cannonieri della Serie A con 17 reti a pari merito con Gianni Rivera e Paolo Pulici, prima di passare al Napoli per la cifra record di un miliardo e mezzo di lire più due giocatori.
Il presidente del Bologna, Luciano Conti, durante la finale di Coppa Italia del 28 giugno, all'Olimpico, avvicina in tribuna il presidente del Napoli, Corrado Ferlaino e gli dice: "Se mi porti Clerici e una barca di soldi, dico una barca, ti do Savoldi". Il Napoli aveva finito il campionato a 2 soli punti dalla Juve, cercava l'uomo per il definitivo salto di qualità. Quel Napoli giocava una zona modernissima: 3 attaccanti, difesa in linea senza fuorigioco esasperato, zona elastica capace di trasformarsi in base agli avversari. Prima che arrivasse Sacchi, Vinicio era già andato oltre! Gli serviva un centravanti e Savoldi era l'uomo giusto, veniva infatti da una stagione da 15 gol in 28 partite.
In Serie A col Napoli ha collezionato 118 presenze segnando 55 reti. Specialista nei colpi di testa, malgrado l'altezza non gigantesca, era abile soprattutto nell'anticipo ed era un discreto rigorista. Sua seconda passione: il basket.
Dopo quattro anni in maglia azzurra, nel 1979 torna al Bologna e a fine stagione è coinvolto nello scandalo del calcio italiano del 1980 ed è squalificato per tre anni e mezzo. Dopo la riduzione di due anni di squalifica concessa dalla FIGC torna in campo, per una stagione, con l'Atalanta, nel campionato di Serie B 1982-1983; a fine stagione dà l'addio al calcio giocato.
In Nazionale vanta quattro presenze ed un gol (su rigore, contro la Grecia).
Durante la sua permanenza a Napoli si cimentò anche nelle vesti di cantante incidendo, nel 1978, il singolo La Favola dei calciatori che ebbe un discreto risultato sia di vendite che di critica.
Nel 2013 si candida alle elezioni politiche in Campania con Sinistra Ecologia e Libertà.
Nato a Lanus (Argentina) il 30 ottobre 1960. Altezza 1,65. Peso forma 67 Kg.
Nel 2012 viene premiato come Miglior Calciatore del Secolo ai Globe Soccer Awards.
Tre anni tra Sudamerica e Barcellona e poi, ripresosi completamente dall'infortunio che lo aveva privato del 30% della motilità della caviglia, Maradona fu acquistato dal Napoli per 13 miliardi e mezzo di lire. Il contratto fu firmato senza che il Napoli disponesse della liquidità per regolarizzare l'acquisto; il denaro venne versato solo in un secondo momento.
«Mi stanno uccidendo, non possono più tenermi in questa incertezza. Il Barcellona deve decidere prima possibile se tenermi ancora oppure no. Ormai mi sembra quasi tutto fatto, tra l'altro l'offerta del Napoli non può che essere considerata ottima.»
Anche qui il Banco di Napoli venne tirato in ballo e questa volta non per una metafora ma per garantire l'intera operazione.
«Voglio diventare l'idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perché loro sono come ero io a Buenos Aires.»
(5 luglio 1984 alla presentazione ufficiale allo stadio San Paolo).
Nella prima stagione il Napoli raggiunse una posizione di centro classifica, mentre l'anno successivo ottenne il terzo posto. Tra i tanti gol segnati in quella seconda stagione, si ricorda quello alla Juventus, partita finita 1-0 per gli azzurri: punizione a due in area, barriera a pochi metri di distanza e Maradona, con un tiro parabolico, riuscì a far filtrare il pallone in rete.
Il Napoli vinse il suo primo scudetto nel campionato 1986-1987, battendo dopo trentadue anni la Juventus al "Comunale" di Torino.
Nel 1989 il Napoli sfiorò il triplete, concludendo il campionato ancora al secondo posto, dietro l'Inter dei record, arrivando in finale di Coppa Italia e vincendo la Coppa UEFA dopo aver battuto nella doppia finale lo Stoccarda.
Durante l'estate del 1989, Maradona fu quasi sul punto di trasferirsi all'Olympique Marsiglia: aveva già firmato il contratto, ma poi il presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, bloccò la trattativa.
Nella stagione 1989-1990 Maradona non giocò le prime partite della stagione e venne sostituito da Gianfranco Zola, rientrando presto in squadra. Il campionato fu riconquistato dal Napoli con Maradona pronto a presentarsi ai Mondiali fregiandosi del titolo di campione d'Italia.
L'esperienza italiana di Maradona finì il 17 marzo 1991 dopo un controllo antidoping effettuato al termine della partita di campionato Napoli-Bari (1-0).
«So di aver fatto del male prima di tutto a me stesso e quindi alla mia famiglia, alle mie figlie (...) Mi dispiace, sento una profonda malinconia, soltanto questo (...) Non voglio più essere costretto a giocare anche quando non sono in grado, a farmi infiltrare di cortisone perché devo essere in campo per forza, per gli abbonamenti, per gli incassi, perché bisogna vincere a qualunque costo per lo scudetto o per la salvezza, perché in ogni partita ci si gioca la vita. A me gli psicologi stanno cercando di levarmi il vizio della cocaina, non quello di vivere.»
In sette anni a Napoli 'El pibe de oro' ha segnato 81 gol in 188 partite e tante giocate da 'Antologia'.
Nato a Brest (Francia) il 10 dicembre 1987. Argentino. Altezza 1,84. Peso forma 82 Kg.
A diciannove anni approda a Madrid. Il 27 luglio 2013 viene acquistato a titolo definitivo dalla società del Napoli per circa 32 milioni di euro.
Sottoscrive un contratto quinquennale e sceglie la maglia numero 9.
L'esordio in maglia azzurra e nel campionato italiano avviene il 25 agosto 2013 nella prima giornata di campionato contro il Bologna, nella quale il Napoli si impone per 3-0. Il 31 agosto, nella successiva gara di Verona contro il Chievo, firma la prima rete in Serie A fissando il risultato sul definitivo 4-2 per gli azzurri.
Troppo presto per parlare di carriera partenopea, troppo grande la scaramanzia tutta napoletana per non consentirci di dire altro sulle sue qualità.