Il Regno delle Due Sicilie
Paradiso perduto o inferno liberato?
Uno degli argomenti sui quali è più forte la polemica tra opposte "fazioni" è la valutazione della situazione del Regno delle due Sicilie alla vigilia dell'Unità d'Italia.
Grossolanamente, si può affermare che per 100-120 anni, a partire da quel lontano 1861, le valutazioni sono state in gran parte univoche: Meridione arretratissimo, economia in massima parte medioevale, strutture pubbliche insufficienti, sistema di trasporti inadeguato, strade poche, ferrovie di fatto inesistenti, corruzione, analfabetismo, mortalità infantile record, prigioni vergognose, etc... .
Ecco la copertina de Brigantaggio politico nelle Due Sicilie, edizioni Città del sole
A questa
corrente di pensiero si opponeva, quasi "sotto traccia", chi riteneva che la situazione fosse radicalmente diversa.
Da una ventina di anni è scoppiata la polemica: da un lato chi la pensa secondo "tradizione", dall'altra chi disegna il Meridione come un Paradiso Terrestre. Il secondo partito raccoglie sempre più consensi, favorito da uno sdoganamento politico avvenuto a Sinistra (prima, le ragioni del Meridione erano appannaggio solo della Destra), dalla reazione alla politica della Lega e, last but not least, dal ruolo dei Social Network.
Quicampania ha sempre cercato di proporre articoli scientifici (il divario tra il Nord e il Sud Italia, ad esempio), o articoli con l'esposizione di fatti accertati relativi alla situazione effettiva del Regno (un elenco a questo link).
In linea con il tentativo di raccontare solo fatti, segnaliamo un interessantissimo libro di Pino Ippolito Armino, Brigantaggio politico nelle Due Sicilie. L'autore è un ingegnere, fatto rilevante quando si devono esporre numeri e dati, ed ha la possibilità culturale di riguardare il fenomeno in maniera "imparziale": infatti, Ippoliti è originario della Calabria ma la sua vita lavorativa è stata vissuta interamente a Torino.
Il libro è diviso in due parti: la prima è dedicata alla fotografia della situazione al 1861, la seconda entra nel dettaglio della storia di vari personaggi che hanno infiammato la guerra del brigantaggio negli anni successivi all'Unità d'Italia.
La foto della situazione è eccezionale! E' difficile reperire altrove la mole di dati proposta da Ippoliti: vi sono tante tabelle con informazioni obiettive e certe sulla reale situazione del Meridione paragonata a quella degli altri Stati pre-unitari. Un libro, quindi, che non può mancare nella biblioteca di chi cerchi di chiarirsi le idee
su quel periodo storico.
Il primissimo capitolo ha un titolo che è tutto un programma:
Paradiso perduto o inferno liberato?. Il quesito che si pone l'autore è determinato proprio dalla polemica alla quale abbiamo fatto cenno: non esistono visioni intermedie, Napoli passa dall'essere considerata un Paradiso perduto per la perdita dell'autonomia a, viceversa, essere vista come un Inferno liberato dai piemontesi.
In questo capitolo, a dimostrazione dell'esistenza di queste visioni contrapposte, l'autore propone due descrizioni del Regno a cura rispettivamente dello storico campano Giacinto de Sivo (Storia delle due Sicilie 1864) e di un politico dell'epoca, il piemontese Costantino Nigra.
Ecco i due brani:
Il Regno delle Due Sicilie secondo Giacinto de Sivo
Il Regno delle Due Sicilie secondo Costantino Nigra
Buona lettura!