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Signori si nasce



Signori si nasce è un godibilissimo film del 1960. E' una classica pochade ambientata ai tempi della bella epoque. Totò si avvale della collaborazione del grande Peppino de Filippo e, quando i due lavorano insieme, le risate sono garantite; Signori si nasce non fa eccezione!
Spalla, invece, nel senso tradizionale del termine è Carlo Croccolo, nel ruolo del cameriere del barone Zazà.

Gli argomenti trattati:

La regia de Signori si nasce


La regia di Signori si nasce è di Mario Mattoli.

Il cast di Signori si nasce

Una delle locandine di Signori si nasce Una delle locandine di Signori si nasce





Totò
Peppino de Filippo
Delia Scala
Carlo Croccolo
Luigi Pavese
Riccardo Garrone
Angela Luce





La trama di Signori si nasce



Come si può leggere nei titoli, si tratta di una "farsa cinematografica"; in effetti la storia si dipana in una successione continua di equivoci, doppi sensi, sostituzioni di persone, intrighi e bugie che poi, tutti insieme, "deflagrano" in una delle scene finali.
Totò e Peppino sono in Signori si nasce ancora una volta due fratelli (ricordate i famosi Fratelli Capone in Totò, Peppino e la malafemmina?); questa volta sono rispettivamente Ottone e Pio degli Ulivi; il primo, soprannominato Barone Zazà, è un gaudente: ha dilapidato una fortuna, vive di piccoli espedienti e soprattutto di un lascito di una signora che gli garantisce, almeno, una stanza di albergo a vita. Frequenta ballerine ed è sempre accompagnato dal suo cameriere, peraltro non pagato da 12 anni! Il secondo fratello, il Cavalier Pio degli Ulivi, titolare di una avviatissima "sartoria ecclesiastica", è un uomo timorato di Dio, bigotto all'ennesima potenza, coniugato con donna altrettanto "religiosa". Che il timor di Dio del nostro Pio sia autentico o dettato dall'esigenza di fare affari con il modo ecclesiastico, non è dato sapere.
La trama si articola tutta intorno alla urgente necessità di Ottone di reperire le 300 lire che gli consentano di evitare la galera. Per estorcerle al fratello, si inventa una successione di bugie: prima gli fa credere che è pronto al siucidio, poi che ha una figlia segreta, una ballerina interpretata da Delia Scala, quindi che la mamma della "figlia" è morta. Si va avanti così per tutto il film, fino a quando tutti i nodi vengono al pettine; il risultato finale sarà che Peppino-Pio perderà la sua "sacra" clientela e diventerà il finanziatore della compagnia teatrale che ha come prima donna Delia Scala.

Un puttino una colonna, una colonna un puttino...



Una delle scene più famose di Signori si nasce è senz'altro quella dove il barone Zazà, vestito a lutto per la scomparsa (fasulla) della mamma di sua figlia (fasulla anch'essa), cerca di estorcere denaro al fratello per la costruzione di una tomba di famiglia.
In effetti non si tratta di una semplice tomba! Il progetto, che deve costare parecchio per consentirgli di spillare molti soldi a Pio, prevede un'immensa costruzione di stampo faraonico, con tanto di piazza, scalinata con 70 scalini, ascensore, piscina, archi di trionfo e un colonnato, per l'appunto, costituito da una successione di "una colonna, un puttino, un puttino una colonna, e nel mezzo... ".

Totò sboccato


In Signori si nasce vi è una delle rarissime scene, forse probabilmente l'unica, in cui Totò si lascia andare ad un'espressione volgare. E' il momento della cena; il cameriere Carlo Croccolo sbatte con maleducazione e indisponenza nel piatto del barone Zazà una fetta di mortadella. Il gesto è talmente irriguardoso che Totò, facendo finta di volergli tirare indietro il piatto, sbotta in un clamoroso "Mo' t'o' chiav'n faccia! ".
Molto probabilmente la battuta non faceva parte del copione di Signori si nasce, ma l'uomo Totò dovette rimanere impressionato dall'eccessiva veemenza dell'attore Carlo Croccolo e, in un baleno, decise di punirlo con una battutaccia.

Corsi e ricorsi...


Totò e Angela Luce
Totò bacia Angela Luce... Totò bacia Angela Luce...




Nel film, nella parte della cameriera dei coniugi degli Ulivi, recita una giovanissima e prosperosa Angela Luce.
Totò le riserva lo stesso trattamento (due baci un po' particolari...) che qualche anno prima aveva già riservato alla anch'essa giovanissima e prosperosa Sofia Loren in Miseria e Nobiltà.










Totò e Luigi Pavese

Nel film Luigi Pavese interpreta la parte di Bernasconi, un creditore di Totò. Evidentemente Pavese era molto bravo in questo tipo di caratterizzazione, in quanto interpreta la stessa parte del creditore anche in La cambiale e in Totò truffa 62 (in quest'ultimo film è il padrone di casa di Totò e Nino Taranto).

Totò e le ballerine

Totò doveva amare molto il mondo del ballo e le ballerine...
Anche in Signori si nasce si può apprezzare questa sua simpatia; alcune scene ricordano molto altri due film: Totò, Peppino e la malafemmina e Totò, Peppino e i fuorilegge.


Totò e il menù

Come in Miseria e Nobiltà, nella famosissima scena del Paltò di Napoleone, anche qui Totò, nel pieno dell'indigenza, "detta" il menù della cena, questa volta a Carlo Croccolo: caviale, salmone, uova, pollo, patate fritte, formaggio, etc...


Alcune battute


Toto': "Sursum corda...; Che significa? "
Croccolo: "Non parlo francese! "
Totò: " Che dici? E'siciliano! ".


Peppino: "Da quando sono entrato in questa stanza sento una puzza! "
Totò: "E' vero, fratello mio, è vero: non te l'ho detto prima per educazione, ma da quando tu sei entrato qui dentro la puzza la sento anch'io e forte! "

L'impresario innammorato della prima ballerina: "E' la mia prima donna. "
Totò: "Ma tu non sei il suo primo uomo! ".

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