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Le Ciampate del diavolo



Una ciampata del diavolo Impronta fossile appartenente al genere homo


Il Sito paleontologico Ciampate del Diavolo si trova non lontano dal Comune di Tora e Piccilli: si tratta di un piccolo comune dell’alto casertano costituito da due borghi, che devono il nome, l’uno al latino Torus, rialzo di terra, l’altro probabilmente ad un cognome gentilizio.
Il paese fa parte del Parco Regionale di Roccamonfina foce Garigliano e si trova sul versante nord del complesso vulcanico del Roccamonfina.
Il centro storico di Tora si sviluppa intorno alla classica “motta” normanna, vale a dire un rilievo naturale del terreno, dotato di cinta muraria e di mastio, (o dogione), solitamente posto in posizione sommitale ed isolata.
Nonostante la torre sia stata più volte rimaneggiata e la cinta muraria sia stata obliterata ed inglobata dalle edificazioni, si può con buona certezza affermare che le prime strutture fortificate del Castrum Thorae furono erette in epoca normanna.


Il Sito paleontologico Ciampate del Diavolo


L’area era già conosciuta circa 350.000 anni fa dall’Homo del medio-pleistocene, come testimoniano le impronte che ha lasciate nella frazione di Foresta, le cosiddette Ciampate del diavolo.

Alcune "ciampate del diavolo" Ciampate del diavolo
Ma cosa sono le Ciampate del Diavolo? È forse vero che il diavolo attraversò questi terreni lasciando le sue tracce di piede equino o caprino? In effetti la leggenda è stata tramandata per diversi secoli da generazione in generazione… e quel posto… davvero per la popolazione locale era “NU POSTU’ MALEDETTU”.
Che verità cela il banco tufaceo di Ciampate del Diavolo, cosa è stato tenuto nascosto per secoli ai frequentatori abituali di quel posto? La verità ce la raccontano gli studiosi di Padova, la cui equipe, diretta dal Prof. Paolo Mietto, sta ancora indagando sui fenomeni che si sono verificati 350.000 anni fa.
Le Ciampate del Diavolo sono più di cento orme fossili di Homo er.europeo, associate ad altre appartenenti ad animali, impresse in materiale piroclastico riferibile ad una fase esplosiva del vulcano che si è protratta tra 380.000 e 250.000 anni fa.
Al momento della messa in opera questi materiali avevano una temperatura di circa 400°C.
Poi con l’abbassarsi della temperatura ed in seguito alla circolazione di fluidi caldi, parte del deposito, costituito da cenere vulcanica, lapilli e pomice si è fortemente alterato innescando un processo di mineralizzazione.
Durante questa fase sarebbe avvenuto il passaggio degli ominidi, con una temperatura del materiale vulcanico tra i 60 e i 40°C. Sarebbe poi avvenuto il definitivo consolidamento del deposito permettendo alle orme di giungere sino a noi.
Il sito infatti, testimonia l’esecuzione della perfetta camminata bipede dell’Homo er.europeo che utilizza tutto il corpo per bilanciarsi ed appoggia le mani solo nel momento in cui rischia di scivolare su di una pendenza più ripida. Inoltre documenta un processo mentale dei nostri antenati nel percorrere i dislivelli.



Per visitare il sito paleontologico “Ciampate del
Diavolo” occorre contattare l’Associazione Culturale “ORME” (Cultura, Ambiente, Turismo) www.associazioneorme.it
Le visite si effettuano il sabato e la domenica solo su prenotazione.
Per info e prenotazioni contattare il numero : 331 3020113



Ringraziamo per questo bel servizio l'Associazione Culturale "Orme"; nella pagina che abbiamo dedicato a questa Associazione (clicca qui), è possibile conoscere l'interessantissima offerta formativa, per il mondo della scuola.



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