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Caiazzo



Caiazzo è una simpatica cittadina situata a pochi chilometri da Caserta. Conta su circa 6.000 abitanti.

Si può raggiungere Caiazzo agevolmente: Autostrada Na-Mi, uscita Caserta Nord, seguire le indicazioni.
Parliamo di Caiazzo con il combattivo Prof.Marcuccio, presidente della locale Pro Loco.

Una bella veduta del Castello di Caiazzo Una bella veduta del Castello di Caiazzo


Quicampania
: Professor Marcuccio, lei è il Presidente della Pro Loco di Caiazzo; le chiediamo di convincere un nostro corregionale a passare una giornata nel suo paese. Perché dovrebbe dedicare una domenica per venire a visitare Caiazzo?

Prof.Marcuccio: Caiazzo è una città antica, la natura l'ha dotata di bellezze sia paesaggistiche sia storiche.
Le sue origini risalgono a prima della fondazione di Roma. Fu fondata dagli Osci, come provato dalle mura visibili nella parte sud del paese. Fu occupata dagli Etruschi, dai Sanniti e in ultimo dai Romani che la resero "municipium" e coniò moneta propria. Nel Medioevo fu occupata dai Longobardi, dai Normanni il cui condottiero Rainulfo guidò un gruppo di Caiatini alla I crociata. Fu terra amata dagli Aragonesi, successivamente dai Borboni e nel periodo risorgimentale ebbe un ruolo di prim'ordine perché fu il luogo che segnò l'unica sconfitta subita dai garibaldini durante la spedizione dei Mille, e qualche mese dopo, a poca distanza dalla città avvenne l'incontro tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi.
Durante il ventennio fascista regalò alla provincia di Benevento, di cui Caiazzo faceva parte, un federale di particolare prestigio che permise la costruzione di opere importanti nella città: Stefano de Simone.
La Cattedrale di Caiazzo e il campanile La Cattedrale di caiazzo e il campanile
I tedeschi in ritirata, dopo lo sbarco degli alleati, la incendiarono e massacrarono cittadini innocenti nella località Monte Carmignano. Nel gennaio del '44 gli aerei alleati per errore la bombardarono causando distruzione e la morte di ventisei persone. Tutto questo, a oggi, è vivo nella memoria dei cittadini.
Caiazzo è stata la città che ha dato i natali a personaggi importanti come lo scienziato Nicola Covelli, il pittore Francesco Cicino, e don Peppe Jovinelli, fondatore del teatro Ambra Jovinelli di Roma, palco su cui hanno mosso i primi passi artisti del calibro di Totò, dei Fratelli Maggio, Petrolini e molti altri che hanno dominato le scene nazionali e internazionali.
Per quanto concerne il paesaggio, è confortata da un clima temperato per quasi tutto l’anno, è un’alternarsi di colline e pianori ricchi di oliveti, vigneti, e nella piana, di coltivazioni di cereali. L’ambito urbano è una cittadina con intatte le strutture viarie medievali, con il castello longobardo. Il centro storico fa da supporto al maniero con abitazioni di varie epoche. Prevalgono lo stile catalano e quello barocco. Sono presenti abitazioni di epoca romana e rinascimentale, ma la caratteristica più importante sono i vicoli, che tagliano in varie parti l’antico decumano. Il cuore del centro storico presenta la Cattedrale e l’Episcopio, con un palazzo dell’antica Famiglia Egizi e poco oltre cappelle e chiese di epoca rinascimentale.
Insomma, una passeggiata nell’arte e nella storia.

Quicampania: Presidente, sappiamo della disputa sulla localizzazione dello storico incontro Garibaldi e Vittorio Emanuele, conosciuto ai più come l'incontro di Teano. Lei è parte in causa … Ci farebbe comunque piacere se ci riferisse sugli elementi della disputa, di come sia nato il dibattito, e di dove a suo parere, l'incontro sarebbe avvenuto.
Un bel palazzo del centro storico di Caiazzo Un bel palazzo del centro storico di Caiazzo
Prof.Marcuccio: Per quanto riguarda l’incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele a Caiazzo, si tratta di una notizia storica presentata dal Prof. Letterio Briguglio, ordinario di Storia del Risorgimento presso l’università di Padova nel 1987, con una lettera al sindaco di Caiazzo e con l’invito a interessarsi per correggere un errore storico riguardante il famoso incontro che indicava Teano e non Caiazzo. Notizie sull’incontro erano fornite da Luigi Federico Menabrea, generale e componente dello Stato Maggiore di Vittorio Emanuele II, che nelle sue Memorie, scritte in francese nel 1891, cita che l’incontro avvenne il 26 ottobre a poca distanza da Caiazzo tra Garibaldi e il Re. Il punto esatto potrebbe essere individuato solo attraverso più meticolose ricerche. Va detto che del luogo dell’incontro che indica Caiazzo, si è occupato lo storico De Rosa e alcuni protagonisti dei due eserciti, sia piemontese che garibaldino, come il generale Della Rocca, il colonnello Turr e altri, che indicavano Monte Croce quale luogo dell’appuntamento. Monte Croce, nell’altimetria accennata dai testimoni, è solo la collina situata a poca distanza da Caiazzo. Il Della Rocca fu colui che suggerì al Garibaldi di incontrare il Re a Caiazzo, “luogo ameno”.
Quando il Prof Briguglio informò il sindaco di Caiazzo, il sottoscritto era consigliere e delegato alla cultura. Fui incaricato di occuparmi della vicenda sia coinvolgendo la stampa sia approntando un convegno con il Prof Briguglio e tutti i più noti storici della provincia. Cosa che avvenne in data del novembre dell'’87 e in cui Briguglio affermò e documentò la notizia.

Quicampania: Quali sono i principali eventi organizzati nell'anno a Caiazzo?
Un'immagine della più importante manifestazione di Caiazzo: il Festival Jovinella Un'immagine della più importante manifestazione di Caiazzo: il Festival del Varietà Jovinelli
Prof.Marcuccio:I più importanti sono due: la Fiera della Maddalena, fiera che si tiene ogni anno a luglio, che rievoca la tradizionale fiera che avveniva nel medioevo in cui commercianti provenienti da ogni zona convenivano a Caiazzo per effettuare compravendite, e il Festival del Varietà Giuseppe Jovinelli, che si svolge sempre in estate e intende celebrare la memoria del famoso impresario proponendo una serie di spettacoli di varietà e di teatro ad opera di artisti di fama nazionale e mondiale, oltre ad altri di stampo amatoriale e di origine cittadina, come il Gruppo Teatro Caiatino, patrocinato dalla Pro Loco. Affiancati a questi, varie iniziative indette dalla Pro Loco quali la Caccia all’olio, una caccia al tesoro che propone ai visitatori un tour autonomo del centro storico in cui il premio finale consiste in uno dei prodotti tipici della zona, l’olio caiatino, ottenuto dall'olivo denominato “caiazzano”, che vanta anche il marchio DOP e il Concorso dei Piatti Tipici del Medio Volturno, una gara eno-gastronomica cui partecipano aziende agrituristiche e ristoranti presenti sul territorio che consiste nel proporre al pubblico i piatti della tradizione popolare, abbinati naturalmente a visite guidate dei luoghi che quei piatti rappresentano.

Quicampania:Last but not least, ci può dire qualcosa sulla vostra tradizione eno-gastronomica? La visita a Caiazzo potrebbe concludersi, in questo senso, in maniera molto simpatica …
Prof.Marcuccio: Come ho anticipato, la tradizione enogastronomica è celebrata dal Concorso dei Piatti Tipici. L’iniziativa, avviata da circa tre anni, mira a pubblicizzare e rivalutare soprattutto due prodotti tipici del territorio caiatino e dei paesi della zona: l’olio e il vino. Attorno a questi ruota tutto il menu dei ristoratori che realizzano i piatti dell’antica tradizione. Tali ricette sono state raccolte tramite un lavoro di ricerca da parte dell’Associazione Pro Loco che si è avvalsa dell’aiuto delle scuole caiatine, le quali, proponendo ai ragazzi un questionario hanno messo insieme le notizie riguardanti i piatti cucinati dalle nonne, dalle zie, e il modo in cui venivano realizzati. Il tutto ha preso vita nelle sapienti mani dei ristoratori e gestori delle aziende agrituristiche, che in base alle informazioni e alle esperienze pregresse sono stati in grado di riportare sulle tavole la cucina di un tempo.
Venire a Caiazzo converrebbe, oltre che per ammirarne le bellezze paesaggistiche e lasciarsi incantare dai caratteristici vicoletti anche per rinfrancare lo spirito tramite un buon piatto che conserva l’aspetto, l’odore e il sapore delle cose buone di una volta.

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