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Sant'Agata dei Goti

 


Sant'Agata dei Goti è un autentico gioiello non solo per la provincia di Benevento ma, probabilmente, per tutta l'Italia.
Sant'Agata dei Goti è splendidamente collocata nel Sannio; conta su più di 11.000 abitanti e si estende su un territorio particolarmente vasto (ben 64 KMQ.). L'aspetto di Sant'Agata dei Goti è molto particolare: è arroccata su un promontorio tufaceo, ricordando in tal senso l'umbra Orvieto. Ma la vera particolarità di Sant'Agata dei Goti è l'eccezionale concentrazione di monumenti in uno spazio ridotto; lungo la via Roma, che attraversa tutta la cittadina, e nelle sue immediate vicinanze, si affacciano Chiese, Palazzi, Musei in rapida successione. Questa sua particolarità la rende sicuramente adatta alle escursioni del nostro "viaggiatore della domenica". Il Prof.Lubrano, presidente della Pro-Loco di Sant'Agata dei Goti, tenterà di portare uleriori argomentazioni per convincere tutti a visitare questa splendida cittadina.


L'indice degli argomenti

 

Qualche nota storica su Sant'Agata dei Goti

 

Sant'Agata dei Goti: la roccia tufacea Sant'Agata dei Goti: la roccia tufacea
La città di Sant'Agata dei Goti ha sicuramente origini sannite; vi sono due ipotesi: la prima, la più verosimile, vorrebbe Sant'Agata dei Goti discendere dalla città sannita di Saticula; la seconda da altra città sannita, di nome Plistia. Il nome attuale di Sant'Agata dei Goti risale al VI secolo D.C., quando una colonia di Goti si stabilì nella zona.  
Nel corso dei secoli successivi, la storia di Sant'Agata dei Goti è un po’ comune a quella di tante altre cittadine dell'interno della Campania: una successione quasi ininterrotta di sempre nuovi "padroni": i Longobardi, i Normanni, il Papato, nobili provenzali, nobili famiglie italiane (Della Ratta, Acquaviva, Carafa).
Da notare che Sant'Agata dei Goti divenne sede vescovile nel X secolo; tra i vescovi di Sant'Agata dei Goti ve ne furono alcuni di grande fama: il futuro Papa Sisto V (Felice Peretti) e, soprattutto, Sant'Alfonso dei Liguori.


Un monumento a cielo aperto


Sant'Agata dei Goti è una cittadina godibilissima e offre al visitatore una ricchissima serie di monumenti da poter ammirare.
La visita di Sant'Agata dei Goti è poi favorita dal fatto che questi monumenti si addensano in gran parte lungo la strada principale della città, via Roma.
Proponiamo un rapido elenco delle ricchezze di Sant'Agata dei Goti, seguendo l'itinerario consigliato dalla Pro-loco. Quella che segue non vuole essere una guida puntuale ma solo una veloce sintesi delle tante cose da poter vedere.
Arrivando in Sant'Agata dei Goti si consiglia di parcheggiare in corrispondenza di quella che appare essere un'unica grande piazza, ma che nella realtà è data dall'unione di più piazze (Piazza Trieste, Piazza Castello, ex Piazza Mercato, largo Annunziata).
Sant'Agata dei Goti: Chiesa dell'Annunziata: l'Annunciazione Sant'Agata dei Goti: Chiesa dell'Annunziata, l'Annunciazione
In largo Annunziata, abbiamo sulla destra la chiesa dell'Annunziata, del 1239, ricostruita nel sec. XIV secondo i canoni dell'arte gotica. Nel corso di recenti lavori sono stati restaurati numerosi affreschi: il più importante è un Giudizio Universale che riveste la contro-facciata, opera forse di Ferrante Maglione; altri affreschi del '300 e '400 sono nell'abside.
In piazza Castello, abbiamo il Monumento ai Caduti di Sant'Agata dei Goti di Pasquale Cioffi; di fronte, vi è il Castello, oggetto oggi di un piano di recupero.
In fondo alla piazza, sulla sinistra, abbiamo poi la chiesa di S. Menna (vi furono portate le sue spoglie mortali). I restauri hanno riportato alla  luce resti di affreschi dei sec. XIV e XV.
Incamminiamoci poi per la già citata via Roma: avremo la possibilità percorrendola di attraversare tutta Sant'Agata dei Goti.
Sulla sinistra incontriamo la piazza Ludovico Viscardi con la chiesa dì Sant'Angelo in Munculanis; si deve alla solerzia di alcuni cittadini di Sant'Agata dei Goti averla "scoperta" come chiesa medievale: sino a non molti anni fa si riteneva fosse una semplice costruzione settecentesca.
Sulla sinistra, un po’ più avanti, si apre piazza Trento ove sorge la chiesa settecentesca di Santa Maria di Costantinopoli con l'attiguo monastero delle Redentoriste.
A pochi metri vi è poi la piazzetta del Carmine con il Museo Diocesano, realizzato nel 1996 e inaugurato in occasione del terzo Centenario della nascita di S. Alfonso.
Il museo è situato all'interno della Chiesa del Carmine, bella struttura del XVII sec.  

Sant'Agata dei Goti: Chiesa di San Francesco Sant'Agata dei Goti: Chiesa di San Francesco
Proseguendo nella nostra passeggiata in Sant'Agata dei Goti per via Roma, icontraiamo poi la chiesa di S.Francesco, del 1282, ricostruita completamente nel '700. La chiesa è stata, da non molto, restaurata. L'iniziativa della pro-loco di Sant'Agata dei Goti è stata anche in questo caso decisiva, soprattutto per aver saputo coinvolgere tanti cittadini che hanno contribuito al finanziamento dell'opera: ricordiamo l'intervento del Cav. Martino che ha reso possibile il restauro del magnifico organo.
Sempre sulla via Roma, si trova poi il Municipio, ex convento francescano del XIII sec. , e sulla
destra la Piazza Umberto I, con il monumento a Sant'Alfonso dei Liguori.
Da non perdere poi il Palazzo Vescovile di Sant'Agata dei Goti: si ricorda il Salone degli Stemmi, che deve il suo nome alla presenza lungo il suo perimetro degli stemmi dei sessantotto Vescovi di Sant'Agata  dei Goti;
un gioiello è poi la piccola stanza che fu alloggio di Sant'Alfonso. Proseguendo per via Roma si arriva infine alla piazza Sant'Alfonso, dove sulla destra si trova il Duomo di Sant'Agata dei Goti.
Terminata via Roma, girando a sinistra, si arriva al largo Torricella, con le Aiuole Municipali, al punto estremo di Sant'Agata dei Goti; il sito è particolarissimo, con una vista eccezionale.
Infine segnaliamo, di fronte alle Aiuole Municipali, la Galleria di Arte Contemporanea con la sede della Pro-Loco di Sant'Agata dei Goti.

 

 

Intervista al Prof. Lubrano, presidente della locale Pro-Loco di Sant'Agata dei Goti


Qui Campania: Il professor Lubrano è il presidente della Pro-Loco di Sant’Agata dei Goti. Gli chiediamo subito di convincere il nostro ipotetico "viaggiatore della domenica" a decidere di passare una domenica a Sant'Agata dei Goti.


Professor Lubrano: Le ragioni per le quali si può scegliere questa cittadina per trascorrere una giornata sono tante.
Gli interessi possono essere diversi: partiamo dall’urbanistica; l’impianto urbanistico di questo centro storico è quasi unico nel contesto meridionale. Questo caratteristico borgo è ospitato interamente su questo imponente costone tufaceo ai cui lati si aprono due grandi vallate, due grandi foile scavate. Ricorda un po’ Orvieto e tanti altri piccoli borghi della bassa Toscana e dell’Umbria.  Ci sono anche molte analogie dal punto di vista geologico e urbanistico con la città di Quenca in Spagna.
Sant'Agata dei Goti ha poi un patrimonio unico, storico e architettonico; basta penetrare, inoltrarsi in questo centro storico strutturato in modo medioevale tipico. La struttura è a decumano centrale, con le stradine laterali che vi convergono.
Eccezionale la densità di monumenti, monumenti che spaziano dal periodo romano, al periodo longobardo e poi ancora normanno fino all'epoca barocca.
Sant'Agata dei Goti: il pavimento della Chiesa di San Menna Sant'Agata dei Goti: il pavimento della Chiesa di San Menna
Troviamo in Sant'Agata dei Goti alcune Chiese in grande assetto "manutenzionale", come la Chiesa dell’Annunziata che è dell’inizio del 1200, molto nota per gli affreschi. Ricordiamo poi San Menna (o Santo Mennato), monumento romanico eccezionale dell’inizio del 1100, con un pavimento a mosaico unico.
Passiamo poi all’impianto longobardo, ancora visibile, della chiesa di Sant’Angelo in Munculanis, situato nel centro storico di Sant'Agata dei Goti. E poi ancora il museo diocesano, la Chiesa di San Francesco, architettura francescana abbellita ed impreziosita con il miglior barocco provinciale e napoletano, per poi continuare con i luoghi alfonsiani di grande pregio, storico e architettonico, ma soprattutto religioso, avendo ospitato personaggi illustri della Chiesa .
Basti pensare che in queste stanze sono vissuti Felice Paretti diventato poi Sesto V (fine 1500), e poi Alfonso Maria dei Liguori, rimasto qui per 13 anni. Ricordo poi la Cattedrale di Sant'Agata dei Goti, con l’impianto maestoso, classico, a croce latina, con una stupenda cripta che lascia veramente incantati. Ma di per sé, tutto il centro storico può essere definito un piccolo museo a cielo  aperto, per cui la prima impressione, il primo impatto è quello di vivere veramente in un’atmosfera particolare. Una buona visita approfondita presuppone di dedicarvi almeno l'intera  giornata.
Mi preme poi sottolineare l’ambiente, l’atmosfera di Sant'Agata dei Goti: è ancora a misura d’uomo .
Se poi si può contare su qualche giorno in più, ebbene ci si può dedicare a conoscere il circondario, l’amena campagna della nostra città; nel caso, andare da Sant'Agata dei Goti fin su al Taburno, l'importante altopiano del nostro territorio, ad un'altitudine di circa 1300-1400 metri.
Con un po' di tempo in più, si può poi meglio verificare la bontà di una gastronomia ancora genuina.


Qui Campania: A proposito di prodotti locali, cosa ci offre Sant'Agata dei Goti?


Professor Lubrano: Sant’Agata è terra fertile: ricordo che il nome antico di Sant'Agata dei Goti è Saticula. L'etimologia latina ci fa risalire a due termini: Satis e Colo.
Satis è participio  passato di Setere che vuol dire seminare. Colo è il luogo dove si coltiva. Quindi un luogo operoso, fertile. Ricordo si tratta di un territorio vastissimo perché, a fronte dei suoi 12mila abitanti, Sant’Agata dei Goti dispone di un territorio vastissimo, di quasi 64 kmq. Quindi tanto terreno, tanto territorio, soprattutto a sistema collinare; per fare cosa? Per coltivare ancora, per dedicarsi ancora attivamente all’agricoltura: il nostro fiore all’occhiello è la mela annurca. Qui l’annurca è veramente particolare.
La nostra è poi terra di vino: Sant’Agata dei Goti è la terra che ha riscoperto, ha fatto rinascere la Falanghina che adesso troviamo un po’ dappertutto; ma non dimentichiamo che 34-35 anni fa è rinata proprio qui, quasi per una scommessa, e poi si è diffusa in tutto il territorio campano e adesso può annoverarsi tra i vini più apprezzati d’Italia tra i bianchi.


Qui Campania: Parliamo ora delle manifestazioni organizzate a Sant'Agata dei Goti.

 

Professor Lubrano: Per quanto riguarda le manifestazioni organizzate a Sant'Agata dei Goti, il calendario è veramente fitto!

Vorrei in primo luogo ricordare la Rassegna dell’annurca che ogni anno proponiamo a Sant'Agata dei Goti, da ormai diciotto anni nella prima domenica di dicembre; la Pro-Loco propone degustazioni gratuite con prodotti a base di annurca. Perché sottolineo gratuite? Perché non è, non vuole, non sarà mai una Sagra, nel senso di occasione per commercializzare, per vendere. No, è solo una rassegna, cioè l’occasione per promuovere, per fare assaggiare, per fare degustare. La sede della rassegna è il palazzo comunale, ex convento francescano, palazzo San Francesco. Ogni anno, all'apertura dei battenti alle 18.00 della prima domenica di dicembre, l’impressione è quella dell'assalto alla Bastiglia!  Un po’ per la curiosità, un po’ perché queste degustazioni sono a carattere gratuito. Quindi ci sono tutte le componenti perché ogni anno questa Rassegna dell'annurca sia un successo.


Ricordo poi altre manifestazioni che organizziamo qui, a Sant'Agata dei Goti, più propriamente culturali; non possiamo non citare il Settembre d’Autore, che è una manifestazione tesa a coniugare  gli angoli più belli del centro storico con la presentazione di novità editoriali dell’anno. Presentiamo libri, ed ogni anno gli ospiti sono veramente tantissimi. Siamo arrivati alla IX Edizione.

 

Da menzionare anche la rassegna teatrale Invito a teatro ed ancora la rassegna Primavera di arte e cultura.

 

Abbiamo poi il Sannio Film Festival, una rassegna del cinema in costume, organizzata nel mese di Luglio.
Infine un concorso annuale di cortometraggi programmato per il mese di novembre.

 

Abbiamo anche appuntamenti sportivi, come la Strasopportica, che è una gara podistica, arrivata ormai alla XXIX edizione. L'appuntamento è a Sant'Agata dei Goti per la prima domenica di agosto.


Qui Campania: In tutte queste manifestazioni siete supportati dagli enti locali?

Professor Lubrano: Sì, sì naturalmente; la proloco è l’associazione principe del territorio ed è sicuramente in sintonia con gli organi istituzionali. Mi riferisco, in modo particolare, all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carmine Valentino che ci è sempre stato vicino; anche l’amministrazione provinciale, dove il nostro sindaco è anche assessore, con il suo presidente Cimatile, è molto interessata a Sant'Agata dei Goti. Un ulteriore riferimento sicuro per noi è poi dato anche dalla Camera di Commercio, che non ci ha mai fatto mancare il suo appoggio.

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