I servizi avevano una struttura ben delineata: nella prima parte veniva trattato, in senso stretto, l'argomento "eccellenza": gli ambienti erano, quindi, quelli di un museo, di una campagna, di un sito archeologico.
Nella seconda parte, ci si spostava a tavola, si si sedeva dinanzi a fumanti portate e a brocche di buon vino, e si ragionava sulle ricchezze eno-gastronomiche del posto.
Questo magico connubio tra la riscoperta e la trattazione di un' eccellenza e l'attenzione alla "prova su strada" della gastronomia locale (il secondo aspetto più del primo...), il tutto raccontato poi con grande eleganza ed intelligente ironia, hanno regalato una grande popolarità al nostro Nicola Tuccillo che abbiamo avuto recentemente la possibilità di intervistare.
Dall'intervista è uscita fuori qualche sorpresina...
Quicampania: E' un po' di tempo che gli appuntamenti con i suoi servizi all'ora di pranzo del sabato vanno delusi; come mai?
Muccillo: Da maggio sono in pensione.
Quicampania: Pessima notizia! Ci eravamo tutti abituati a quei pochi minuti, magistralmente gestiti da lei, dove avevamo la possibilità di conoscere siti, storie, tradizioni della nostra Regione e apprezzare, anche se solo "visivamente", lo splendore della nostra tradizione eno-gastronomica.
Ci racconta come è nato Antichi sapori?
Muccillo: Antichi sapori nasce da una mia personale idea, 14 anni fa. Abbiamo realizzato ben 600 servizi.
Il numero dei servizi rende l'idea di quanto sia ricco il patrimonio culturale e turistico di questa nostra Regione. Il mio più grande rammarico attuale è quello di non poter far comprendere che la zona di cui oggi tanto si parla, la Terra dei fuochi, è un'area estremamente piccola nel contesto campano e che nulla ha a che vedere con le tantissime e ben più vaste zone campane dove si fa una grande agricoltura e dove si coltivano prodotti eccezionali.
Pensi che anche all'interno della provincia casertana esistono vastissime aree, in particolare nella zona interna settentrionale, dove l'agricoltura è a livelli top e non esiste alcun problema di raccolta e gestione dei rifiuti. Dirò di più, anche all'interno del territorio del Comune di Marano, esistono dei vitigni eccezionali.
Quicampania: Vedendo i suoi servizi, la sensazione era che "tutti isalmi finiscono in gloria...": prima parte (o salmi) con abile trattazione giornalistica delle "eccellenza", seconda parte (la gloria) a tavola o in cantina.
Muccillo: Credo che sia stata la maniera più corretta e rispondente alla realtà di rappresentare una gita di persone normali in un giorno festivo: si gira per la cittadina prescelta, si va alla rcerca dei luoghi significativi ma si pensa necessariamente, e da subito, a dove poi andar a mangiare e soprattutto a cosa di tipico poter assaggiare.
Quicampania: Nel nostro piccolo le possiamo garantire che ha raggiunto il risultato voluto! Una curiosità: ha apprezzato in questi anni qualcosa in particolare?
Muccillo: Sono animalista e non mi va di pensare che gli animali soffrano a causa dell'uomo. Quindi privilegio i prodotti vegetali e, tra questi, i legumi. Ricordo, a questo proposito, che la prima puntata della serie la dedicai alle fave.
Quicampania: Due osservazioni; la prima, complimenti per aver descritto le sue avventure a tavola senza aver mai fatto trapelare queste sue preferenze, con rispetto perfetto della par condicio tra i vari piatti. La seconda è che sta dando una grossa delusione a chi ci legge e che la immaginava intento, ad esempio, ad attaccare un cosciotto di agnello: poco male, la penseranno da oggi in procinto di gustare una bella pasta e fagioli!Tornando all'attualità, sta lavorando a qualche nuovo progetto?
Muccillo: In continuità con Antichi sapori sto lavorando ad una nuova serie che dovrebbe essere trasmessa sul nazionale; sarà dedicata ai bambini ed ai ragazzi (il contenitore è quello di Rai Scuola) e dovrebbe puntare a far conoscere alcune realtà campane: e questo in tutti i campi, da quello scientifico a quello storico. Nel solco di Antichi sapori!