Juvite o Juvenienza
di Mauro Ventura
Entrambi gli egologismi (i.e. termini coniati dal sottoscritto) derivano dallo stesso tema: Juventus F. C.
Il primo termine si riferisce ad una forma di patologia batterica cronica alquanto diffusa, ma poco contagiosa lontano dalle brumose sponde del Po occidentale.
Il secondo riguarda un modo di essere e di comportarsi indipendente da conoscenza e fede calcistiche.
JUVITE
La Juvite o sindrome juvoide è una malattia infettiva sistemica, febbrile, a trasmissione orale provocata da un batterio del genere zebrella pallida, detto anche bacillo di Elkann o di Boni-Perth. La zebrellosi, invece, è una forma di enterite provocata da microrganismi appartenenti al genere Zebrella simplex, diversi dai precedenti e con evoluzione benigna, tipica dei territori friulani, senesi, ascolani ed altri.
Prognosi, terapia e profilassi:
In epoca pre-antibiotica circa un 10% della popolazione infetta moriva per complicanze metaboliche. Ad oggi un'adeguata terapia antibiotica e di supporto hanno ridotto drasticamente mortalità e morbilità; ma i danni collaterali sono inevitabili come l'insorgenza di deliri improvvisi e stati comatosi, insofferenza violenta verso i diritti della giustizia sportiva, daltonismo aspecifico (limitazione bianconera dello campo visivo, …).
Nei bambini è consigliata una dose di 20 mg/kg di antiplatinin il primo giorno di terapia, per poi continuare per 6 giorni con 10 mg/kg die. Inoltre deve essere sempre instaurata una terapia di supporto cromatico (visione continua di pannelli colorati, preferibilmente di gamma azzurra) per trattare il daltonismo.
Il Maradon Forte (solo adulti) e il Messi Complex (adulti e bambini) possono essere usati con estrema cautela per diminuire la febbre. Nelle manifestazioni gravi di malattia con coinvolgimento del sistema razionale (obnubilamento dei sensi, delirio, coma) può essere opportuno l'impiego di calciosteroidi quali il di-stefanone, lo zicol meglio conosciuto come brodo di Cruiff. Nei casi di incontrollabile raptus verso la frode sportiva meglio rivolgersi alle Forze Competenti, se non colpite da Juvenienza (vedi in seguito).
Nelle zone dove le insorgenze sono epidemiologicamente più diffuse si ricorre a pellegrinaggi verso le colline di Superga o Sacromonte, ma qui siamo ai confini della normale conoscenza e pratica scientifica.
JUVENIENZA
Forma di comportamento in ambito sociale caratterizzato dalla assoluta assenza di alternativa al favorire in modo più o meno subliminale, lo Juventus Football Club.
Etologicamente è di due tipi: juvenienza spontanea e juvenienza consapevole.
La prima, meno eclatante ma estremamente dannosa, può insorgere inconsapevolmente, senza specifiche sollecitazioni ex legge Moggi. Essa è dettata dalla innata natura ancestrale animale del timore reverenziale verso il predatore più forte (o favorito dalle circostanze a contorno). Tale abominio colpisce tipicamente i tutori delle regole sportive, fuori e dentro i campi di gioco.
La seconda, quella consapevole e quindi più opportunistica, fonda le sue radici già nella prima metà del secolo scorso, allorquando la dichiarazione pubblica di appartenenza ai gruppi simpatizzanti bianconeri poteva significare un posto di lavoro ed in seguito la conservazione dello stesso.
Questa modalità di ottuso assoggettamento era sovente in auge specie nelle province meno evolute, magari perché prescritte per sperare remotamente di ottenere lavoro e contemporaneo esilio. Molte di queste aberrazioni sono ancora presenti in loco perché rimaste al palo e quindi maggiormente frustranti.
CONCLUSIONI
Juvite e Juvenienza non chiariscono comunque l'impenetrabile mistero che vede la vecchia signora ancora viva e vegeta con tanto di stadio, museo, juve-centrum ed altri investimenti galattici di cui nessuno indaga sulla vera origine finanziaria, certamente pulita, ma che ha sicuramente poco a che vedere col calcio.
Per finire, chi stabilisce che una vecchia signora non sia stata in gioventù e maturità un pochettino zoccola?