Chi corre in Campania ?
Mario Filippo della Paolera
Ho incrociato la corsa nel febbraio di qualche tempo fa, a Capri,
per puro caso, …
danzando !
Ero intento, con altri amici, ad organizzare il “Carnevale in Piazzetta”. Avverto ancora sulla pelle l’ umidità delle fredde serate isolane passate cocciutamente a provare “passi di danza” che mi consentissero, alfine, di esser pronto ad esibirmi in un valzer in costume, sulle note del “Bel Danubio blu” di Strauss, nella piazzetta di Capri. Impacciato e timidissimo, ricordo che vissi i giorni precedenti il “ballo in maschera” con ansia e trepidazione… Ma alla fine la tanto temuta esibizione ci fu... Tutto andò benone e quell’ episodio della mia vita nascose insegnamenti ed ammiccamenti di cui solo il fluire dell’ esistenza mi avrebbe successivamente svelato l’effettiva entità, che andava ben oltre quei “quattro passi di valzer”!

Il nostro Mario Filippo all'arrivo della Maratona di Monaco; che dite, è contento?
Fu proprio in occasione del carnevale che un ragazzo di Anacapri, appassionato di corsa, organizzò una gara di 10 chilometri sull’isola. Entusiasta, diedi il mio assenso; mi rivedo ancora all’ “arrivo” in piazzetta, con viso pallido e sguardo trafelato, con la gente che mi applaudiva… Io mi accasciai per terra, praticamente distrutto, ma da quel momento in poi una piccola fiammella incominciò ad ardere in me… Chiesi consiglio a mio fratello per un paio di scarpette da corsa e poi, senza alcun programma di allenamento, lasciandomi unicamente sospingere dal cuore e dalle sensazioni provate, iniziai a correre per Capri... Iniziai così a scoprire tante cose, iniziai a prendere confidenza con la natura, ad imparare a darle del “tu” e ad assaporare con più intensità ed intimità i diversi momenti della giornata,
dando spessore all’ “attimo”, nella consapevolezza della sua unicità ed eternità.
Insomma, la corsa costituì tutto di un botto una miriade di sensazioni fino ad allora inesplorate… Se finanche il colore del cielo, le diverse sfumature del verde, le trasparenze del mare, mi si prospettavano in una visione diversa...; se finanche al vento osavo, adesso, dare del tu … beh, non so proprio come spiegarvi… E' come se correndo potessi, in ultimo, trascendere dal mio corpo e “veleggiare” in una dimensione certamente più autentica, padrone della mia spiritualità… e non solo, prendendo definitivamente coscienza dell’ essere un “microcosmo” in cui, in ultimo, si sintetizza il creato. Ma c'è dell’altro…E’ da quando corro che posso dire di essere riuscito a scrutare con occhi più sereni il mio domani o, meglio, a non dare a questo peso, conscio solo del mio presente. Ho capito l’importanza che ha la “passione” in questa nostra vita, l’importanza di dedicarsi instancabilmente a qualcosa, a qualcuno…solo perché lo ami…
La corsa, sempre la corsa, mi ha fatto riflettere sul fatto che “cancellarsi per amore” è il gesto più nobile che un uomo possa fare…
Adesso so che donarsi, con tutto noi stessi, ogni giorno, in ogni istante della nostra vita, è l’unica cosa che possa avere un senso su questa Terra...
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Ho capito che le mie gambe mi possono condurre fino all’ infinito ma che solo la mia mente può osare attraversarlo …”
“
Ho capito che spazio e tempo non esistono … Quando in ciò che fai c’è passione non sfiori l’ eternità: te ne appropri”.
Nella corsa c’è il piacere e la serenità di osservare un magnifico cielo stellato e di perdersi tra tutte quelle luci, come un bimbo… per ritrovarsi, alfine… C’ è l’essere spettatore di un sole nuovo che nasce… C’ è il piacere di ascoltare, nel silenzio che ti circonda, il tuo cuore…
Ecco, questa è la mia dimensione di runner, la mia coscienza di uomo… Ed in questo mondo puro e scevro da falsità e ipocrisie ho conosciuto creature con le quali mi diverto ad esser realmente me stesso, restando come un fanciullo, incurante della realtà... sognando!!
In ultimo, “se corro è per cancellare il tempo… non per “fare il tempo”… “
Buona vita a tutti!!