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Zungoli





Zungoli è un delizioso paesino dell'Irpinia, arroccato su una collina di quasi 700 metri. Conta su poco più di mille abitanti.

 

Ce ne parla Raffaele Filomena, presidente della pro-loco Normanni.


Zungoli è un antico borgo medievale sospeso nel tempo con i suoi caratteristici archi, le volte a vela, i portali, i gradoni di pietra grigia.

Collocato all’estremo lembo dell’Alta Irpinia, a confine con la puglia, conta 1300 abitanti ed è situato a 650 metri sopra valli ubertose attraversate dal torrente Vallone, un tempo punto di snodo della transumanza con i pastori che a maggio partivano con le loro mandrie per far ritorno solo in autunno sul Regio Tratturo, che da Candela in Puglia raggiunge Pescasseroli in Abruzzo. Un autentico paese museo con osterie e case di altri secoli lasciate intatte, come la taverna della grande insegna “Gambarotta”, l’amaro un tempo famoso, dove si conserva ancora il prezzario di vini bianchi, rossi, vermouth, marsala, e quant’altro allieta la vita del viandante e lenisce le pene del duro lavoro.
Il ponte di Zungoli Il ponte di Zungoli

 

E’ il paese che conserva intatte le abitazioni con adiacenti le stalle ed i soppalchi dove dormivano i bambini, riscaldati dall’alito degli animali, accanto alla camera con sedie di paglia e letto ancora disfatto. Scene dal profumo di fiaba antica.
Zungoli è una fotografia del suo passato come se il tempo si fosse fermato, è il paese della tavola ricca di piatti contadini millenari come i “Cicatelli e broccoli”, “Il coniglio fritto e ripieno”, “La pasta primavera con formaggi tipici all’olio di ravece”, “La pasta fatta in casa”.
Dei formaggi e caciocavalli podalici, del latte di alta qualità, della carne selezionata, degli insaccati, dei legumi, degli ortaggi incontaminati come l’aria che vi si respira unito al ricordo nostalgico per chi parte, della carezzevole ospitalità dei suoi abitanti.

 

Dopo aver letto cosa ci racconta della sua cittadina il presidente della pro-loco Normanni Raffaele Filomena, vi proponiamo uno stralcio da un articolo pubblicato anni fa da Repubblica Napoli, nell'ambito della riuscitissima Rubrica La città della Domenica, ideata e diretta da Antonio Corbo.
Uno sorcio di Zungoli Uno sorcio di Zungoli


".... L'ospitalità degli abitanti rende ancora più piacevoli le gite. Offrendo un tuffo nel passato, ha creato un originale filone turistico. Spuntano i primi bed & breakfast, vi sono locande tipiche.
Il Tratturo  presenta mucche, capre, pecore, ma anche splendidi esemplari di cani abruzzesi, cavalli, piccoli asini.
È qui che nasce il formaggio podolico, abbonda il latte di alta qualità. L'Ersac, braccio operativo della Regione, ha puntato su Zungoli nei giorni di mucca pazza. Tutela questa razza sanissima e pregiata: analisi, controlli, assistenza sanitaria per tremila capi.
In tutta la Valle dell'Ufita la carne è garantita da un consorzio che indica la tracciabilità: origine, pascoli, alimentazione. "








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