Alessandro è un ragazzo molto particolare e simpaticissimo; oggi, 18 Aprile 2010, ha vissuto uno dei suoi momenti più belli concludendo la mezza maratona di Napoli spinto, sulla sua sedia a rotelle, da una persona eccezionale, Mario De Maio.
Ecco il racconto e le sensazioni dei protagonisti.
Il papà di Alessandro è il sig.Raffaele Barba; ci racconta come è nata l'idea dell'impresa:
"Siamo stati informati dal dott. Fernando Siani del CTO che una persona si era resa disponibile per spingere un disabile per l'intero percorso della mezza maratona. Questa persona era Mario De Maio. Mario è un atleta che aveva concluso da pochi giorni la Maratona di Roma e aveva deciso di correre anche la Maratona di Napoli ma, questa volta, non per cogliere obiettivi prestazionali ma per rendersi utile agli altri. E' stata un'esperienza bellissima per Alessandro, e so che è stata difficilissima per Mario, tenendo anche conto dello stato delle nostre strade e della pavimentazione esistente."
Alessandro è contentissimo:
"Ho provato tanta gioia all'arrivo! Per strada mi salutavano tutti, tanti mi applaudivano. Mi sono sentito voluto bene da tutti. Che gioia sentire che facevano il tifo per me!".
Mario De Maio:
"Ho affrontato questa impresa preoccupato per due motivi: il primo era quello di poter toccare la suscettibilità delle persone; non volevo che la cosa potesse essere minimamente sfruttata per finalità non chiare (ad esempio, per l'immagine). Il secondo timore era per l'incolumità di Alessandro: la sua carrozzina è fatta per normali e tranquilli spostamenti, non è fatta per andare a circa 12 km/h! Poi il percorso presentava in alcuni punti una pavimentazione difficile, non piana ed ero quindi preoccupato anche per il rischio di un ribaltamento.
Fortunatamente una buona parte della gara si è svolta sul lungomare e quindi su una strada perfettamente asfaltata e senza asperità. Anche su via Caracciolo però ho dovuto fare attenzione a mantenermi al centro della strada per evitare i dislivelli esistenti sui lati della carreggiata.
La gioia più grande per me è stata nel vedere Alessandro contento! Durante gli ultimi chilometri, poi, abbiamo anche superato diversi podisti in difficoltà; Alessandro, su mio suggerimento, ha iniziato a prendere in giro i vari atleti che superavamo; fortunatamente non si è offeso nessuno, anzi ci hanno tutti appaludito!"
Infine, una nota tecnica: l'aspetto atletico dell'avventura di oggi è ovviamente poco importante. Osserviamo però che Mario ed Alessandro hanno concluso una mezza maratona; Alessandro pesa circa 80 Kg. e la sua carrozzina è di tipo normale, quindi non pensata minimamente per una manifestazione podistica. Il percorso della Maratona di Napoli è piano, ma non troppo: le salite per Piazza Plebiscito, in particolare a fine corsa, possono essere durissime soprattutto se bisogna spingere un peso supplementare di circa un quintale. Ebbene i nostri amici hanno terminato la corsa in meno di due ore!
Non dimentichiamoci che, anche per Alessandro, l'avventura non deve essere stata leggerissima: pensate a quanti sobbalzi ha dovuto sopportare in questa avventura lunga 21 fantastici chilometri.
Il giorno dopo la splendida cavalcata di Alessandro & Mario, riceviamo questa lettera, dal papà di Alessandro, che pubblichiamo con molto piacere.