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Alessandro Renica

 

 

 

Alessandro Renica è stato il libero del grande Napoli di Maradona; ha vinto quindi il primo scudetto, una

Coppa Italia, la Coppa Uefa e il secondo scudetto in un annata durante la quale purtroppo subì un grave infortunio.

 

I tifosi napoletani ricordano pertanto Renica con grande affetto; un episodio però lo lega in particolare alla tifoseria azzurra...

 

Alessandro Renica è nato il 15/9/62 ad Anneville sur Mer (Francia); ha incominciato a giocare nel Lanerossi Vicenza, per poi passare alla Sampdoria.

 

Italo Allodi porta Renica a Napoli nel 1985; qui ha la definitiva consacrazione mettendosi in mostra come un libero atipico: molto alto, dinoccolato, forte di testa, dotato di una sventola mostruosa di sinistro e portato a spingere sulla sua fascia preferita, ovviamente, la sinistra.

 

Alessandro Renica risolve con queste sue caratteristiche diverse situazioni critiche per il Napoli, come quella, nel campionato vittorioso 1989-90, dove permise con un suo goal di battere la Fiorentina, procurandosi al contempo il grave infortunio che non gli consentì di essere protagonista nell'annata del secondo scudetto.

 

Di Alessandro Renica, riportiamo il parere di Giuseppe Bruscolotti, una brevissima ma succosa descrizione a cura dello scrittore napoletano Maurizio de Giovanni e, last but not least, ricorderemo, riproponendo le dovute immagini, perchè i napoletani amano Alessandro Renica.

 

 

 

 

 

 

Il parere tecnico di Bruscolotti su Renica

 

Alessandro Renica è stato un gran bel calciatore! Era molto forte di testa, e aveva un gran bel sinistro che utilizzava sia per lanciare lungo con precisione, sia per crossare dalla fascia e sia per tirare.

Dovete sapere che Bianchi aveva stabilito che nel primo tempo delle partite casalinghe, Renica non doveva giocare da libero alle spalle di noi difensori, ma doveva spostarsi a laterale sinistro per spingere sulla fascia e favorire i nostri tentativi, quasi sempre riusciti, di "schiodare" il risultato. A vantaggio raggiunto, Renica poi tornava al suo ruolo ufficiale di libero.

Se un appunto gli si può fare è che la sua conformazione fisica (NDR vedi la descrizione di Renica a cura dello scrittore Maurizio de Giovanni) lo portava qualche volta a interventi difensivi un po' "sgraziati" e tali da favorire la concessione di calci di rigore agli avversari.

Comunque Alessandro Renica è stato un giocatore veramente forte, una colonna del grande Napoli!

 

 

Una sintetica definizione di Renica a cura di Maurizio de Giovanni

 

Maurizio de Giovanni è un affermato giallista napoletano. Il suo grande amore per gli azzurri lo ha portato e lo porta ancora a scrivere del Napoli.

Mitico il suo libricino a titolo "Juve-Napoli 1-3, la presa di Torino".

Ecco la sua sintetica definizione di Renica: "L'uomo con il cavallo dei pantaloni più alto di tutti i tempi!".

(NDR Maurizio de Giovanni ha fornito anche altre brevi ma efficaci definizioni di giocatori azzurri;

ad esempio di Claudio Garella)

 

Perchè i tifosi napoletani amano Renica

 

I tifosi napoletani amano Renica! Perchè? I più giovani non lo sanno, ma Alessandro Renica ha legato la sua avventura napoletana, in particolare, a una partita.

Nel 1989 il Napoli partecipò alla Coppa Uefa (che poi avrebbe vinto battendo in finale lo Stoccarda). Nei quarti il sorteggio assegnò al Napoli un'avversaria italiana, e che avversaria! La Juve!

Alll'andata il Napoli perse a Torino 2-0; al ritorno, spinti da un pubblico eccezionale, gli azzurri riuscirono a pareggiare i conti già nel primo tempo, portandosi sul 2-0.

Nei secondi 45 minuti non accadde nulla e si andò ai supplementari.

Correva il minuto 119 (quattordicesimo minuto del secondo tempo supplementare) e si era ancora sul 2 a 0; tutti pensavano, oramai, che la partita si sarebbe decisa ai rigori, quando il nostro Alessandro Renica, nell'ultimo assalto, incrociò un cross di Careca dalla destra, colpendo il pallone un po' di testa e molto di spalla e mandando il pallone alle spalle di Tacconi! Da infarto!!!

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