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Giorgio Chinaglia



Domenica primo aprile 2012 Giorgio Chinaglia ci ha lasciato. E' stato un grande centravanti, capace di portare alla conquista dello scudetto la Lazio di Maestrelli nel lontano 1974.
Si trattò di un risultato eccezionale: allora, come oggi, "sottarre" uno scudetto alle tre grandi del Nord era un'impresa; ci riuscì il Cagliari di Gigi Riva nel 1970, ci riuscì la Lazio di Giorgio Chinaglia quattro anni dopo.
In questo articolo vogliamo ricordare una parte della carriera di Chinaglia poco conosciuta.
Giorgio, nato a Carrara nel 1947, era emigrato nel Galles, dove pare, grazie al fisico possente, giocò oltre che al calcio anche al rugby. Tornò in Italia per andare a giocare nella Massese.
Il suo destino si doveva incrociare con quello di Napoli.
In quegli anni si stava facendo strada una squadra giovanissima, con degli ottimi dirigenti e soprattutto con una "location" e un "bacino di utenza" di notevole interesse: era l'Internapoli ed era la squadra dei quartieri collinari, era la squadra del Vomero.
Grazie all'entusiasmo dei dirigenti e alla passione dei suoi tifosi, tifosi che crescevano costantemente di settimana in settimana, l'Internapoli conquistò la promozione in Serie C nel 1967.
Fu assunto come allenatore un giovanissimo Vinicio; il colpo del mercato fu però un altro: l'Internapoli comprò, per la cifra record di ben 100 milioni, il giovane Giorgio Chinaglia dalla Massese. Si trattò di un acquisto-bomba! Mai in serie C erano girati tanti quattrini. Da allora Chinaglia divenne "mister cento milioni".
Chinaglia giocò due anni in quello squadrone: il capitano era Beppe Wilson, il campione che sarebbe finito alla Lazio con Giorgio, condividendo con lui la conquista dello scudetto.
Ci piace ricordare Giorgione in una delle sue migliori partite; campionato 1968-69, si giocava Internapoli-Casertana, partita decisiva per la conquista del titolo di Campione d'inverno.
Tutto esaurito al Collana; più di diecimila tifosi, quanti oggi se ne vedono in qualche campo, anche non secondario, di serie A.
La partita sembrava avviata allo 0-0, quando, a quindici minuti dalla fine, il grande Chinaglia segnò grazie ad un eccezionale colpo di testa, definito dai giornalisti, "un goal alla Riva".
E per chi sa chi era Riva in quegli anni è facile immaginare che complimento fosse per un giovane centravanti di serie C!


Giorgio Chinaglia

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