Le maggiorate fisiche
Maggiorate fisiche è l'espressione
con la quale negli anni '50 e '60 venivano indicate quelle attrici dell'epoca, fornite da mamma natura (non vi erano altri sistemi...) di un fisico prorompente e statuario; siamo negli anni del dopoguerra e, probabilmente, per gli Italiani, usciti da un lungo periodo di restrizioni, fame e povertà, questo modello femminile era anche il più rassicurante. Seguiranno altri modelli, di tutt'altro genere, magari importati da altri Paesi (vedi Twiggy...).
Le attrici che meglio rappresentavano la categoria delle
maggiorate fisiche erano Sofia Loren, Gina Lollobrigida e Silvana Mangano. Anche nei film di Totò, le maggiorate fisiche avevano una loro presenza: ricordiamo, tra le altre, la bionda e "malafemmina" Dorian Gray in
Totò, Peppino e la Malafemmina.
Ma come è nato il termine
Maggiorate fisiche? Lo si deve ad un'espressione del grande Vittorio De Sica nel film
Altri Tempi, del 1952, diretto da Alessandro Blasetti. Il film è ad episodi; uno di questi ha per titolo "
Il processo di Frine" ed è tratto da una novella di Eduardo Scarfoglio.
I due attori protagonisti sono Gina Lollobrigida, nella parte di una rea confessa dell'omicidio del marito, e uno straordinario Vittorio De Sica, nella parte del suo avvocato difensore.
L'arringa difensiva di Vittorio è un vero capolavoro, e l'espressione
maggiorate fisiche costituisce proprio il principale argomento difensivo addotto nella sua difesa; iInfatti, Vittorio De Sica, al culmine della sua appassionata difesa della bella e prorompente Gina Lollobrigida, con un ardito ma razionale sillogismo, ipotizza:
"
Non è questa nostra legge che prescrive siano assolti i minorati psichici? Ebbene, perchè non dovrebbe essere assolta una MAGGIORATA FISICA come questa formidabile creatura?" .
Per la storia, Gina Lollobrida, nella rappresentazione cinematografica, fu assolta e il termine
maggiorata fisica è divenuto di uso comune!